Provati x voi - Affumicatore a freddo Weber

Affumicare a caldo cibi come la carne, la ricotta o il salmone non è particolarmente complicato né si ha bisogno di strumenti specifici, grazie al barbecue ed all’utilizzo delle chips per affumicatura. Per quanto riguarda l’affumicatura a freddo, invece, è un processo più complesso avviene ad una temperatura di fumo compresa tra i 20 e i 45 gradi e, per ottenerla, è necessario acquistare un affumicatore a freddo.
Il mercato offre una scelta davvero ampia di affumicatori ed esistono modelli poco costosi e alla portata di tutte le tasche. Noi abbiamo provato l’affumicatore a freddo della Weber. Partiamo dal presupposto che questi strumenti permettono di ottenere fumo a temperature basse, intorno ai 26 gradi, senza che si crei una vera e propria brace. Tale trattamento lascia così i cibi affumicati a freddo più morbidi rispetto a quelli affumicati a caldo, poiché, non si crea la tipica crosticina da affumicatura.
Solitamente, questo tipo di affumicatura viene utilizzata per pesci, come il salmone, e insaccati, come lo speck, ma anche per i formaggi e carne.
L'affumicatura a freddo si esegue riempiendo la spirale dell’affumicatore completamente con polvere di legno (ad esempio quella di faggio) e posizionandola sulla griglia dove solitamente si posiziona la carbonella all'interno di un barbecue chiuso con il coperchio.
Successivamente, mettete un cubetto accendi fuoco sotto all'affumicatore a freddo pieno, in modo che la polvere affumicatrice cominci a bruciare e a produrre fumo. Posizionare il cibo per essere affumicato a freddo sulla griglia del barbecue, chiudere il coperchio, e lasciare affumicare per almeno 4 ore. Con questa spirale affumicatrice è possibile affumicare a freddo fino a 7 ore.
Fate attenzione però, durante l'affumicatura a freddo, la temperatura raggiunge un massimo di 25 ° C quindi il cibo rimane crudo e ricordate di controllare il cibo ogni ora circa sollevando il coperchio del barbecue, questo permetterà all'ossigeno di entrare e stimolerà il processo di affumicatura.
Questi apparecchi, elementari nel loro utilizzo, I tempi di affumicatura variano molto, in base all’alimento da affumicare e al suo peso; alcune affumicature possono richiedere intere settimane per ottenere un risultato perfetto.
I legni più utilizzati sono quelli di betulla, castagno o noce, ma anche quello d’ulivo, che conferisce ai cibi un sapore caratteristico. Da evitare in maniera assoluta i legni resinosi della conifere.